Roma, 29 settembre 2017
“La legge sui Piccoli Comuni nata da una mia proposta (AC65), sottoscritta a inizio Legislatura anche dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni , rappresenta una nuova e vera idea del nostro Paese. La norma fa delle comunità e della bellezza la chiave del futuro: un modello di crescita che punta sulla coesione e che coniuga storia, cultura e saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove tecnologie, la green economy. E’ questa l’Italia a cui si rivolge il provvedimento che il Senato ieri ha finalmente approvato pressoché all'unanimità. Una legge a lungo attesa e sostenuta anche dall'Anci e da organizzazioni come Legambiente e Coldiretti.
Da oggi nessuno parlerà più dei Piccoli Comuni come un ‘peso’ per il nostro Paese ma, guardandoli con nuovi occhi, come una straordinaria opportunità per l’Italia. Un modello per uno sviluppo sostenibile e un’economia più a misura d’uomo che punta sulle comunità e i territori, sull’intreccio fra tradizione e innovazione, vecchi e nuovi saperi. E’ qui che si producono il 93% delle nostre Dop e Igp, il 79% dei nostri vini più pregiati, ma anche tanta parte di quel made in Italy apprezzato dappertutto. Si può competere in un mondo globalizzato se si mantengono solide radici. Se si innova senza cancellare la propria identità, perché l’Italia e forte quando fa l’Italia”.
Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, sull’approvazione della legge per la valorizzazione dei Piccoli Comuni a sua prima firma.