La relazione del Ministero dell’Ambiente ha rassicurato sull’entità del danno e sul fatto che i monitoraggi continueranno per verificare l’evolversi della situazionenell’area colpita dallo sversamento...
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permalink | creato da team_realacci il 26/1/2011 alle 18:4
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Serve una moratoria per trivellazioni petrolifere nel Mediterraneo. Il Governo italiano deve prendere una posizione chiara e aderire alla proposta avanzata dal Commissario europeo all’Energia Oettinger...
“Una moratoria alle nuove trivellazioni petrolifere in Mediterraneo è una richiesta che avanziamo da tempo. Siamo lieti che anche il Ministro Prestigiacomo, alla quale da tempo ho presentato varie interrogazioni parlamentari in materia, la pensi allo stesso modo e ritenga opportuno fermare il nuovo pozzo della BP al largo delle coste della Libia. Ora ci auguriamo che porti la questione sul tavolo del prossimo Consiglio dei Ministri. Il nostro paese, per la posizione geografica e politica che ha nel bacino del Mediterraneo, ha il dovere di essere capofila in un’azione internazionale di tutela dei nostri mari e usare tutti gli strumenti diplomatici per fare pressione presso il Governo libico per fermare questa nuova trivellazione”, è quanto afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del PD, commentando le dichiarazione rilasciate da Ministro dell’Ambiente al quotidiano britannico Financial Times.
L'Ufficio stampa - Francesca Biffi 333.2164430 biffi-f@camera.it
“L’annuncio da parte della BP di aprire una esplorazione petrolifera al largo del Golfo della Sirte in Libia è una notizia che desta grande preoccupazione. Il Governo italiano deve intervenire con urgenza e promuovere, a livello internazionale, la richiesta di una moratoria per lo stop a nuove trivellazioni nel Mediterraneo”, è quanto afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del PD annunciando un’interrogazione parlamentare ai Ministeri degli Esteri, dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente.
“La nuova trivellazione prevista dalla British Petroleum”, aggiunge Realacci ribadendo quanto affermato sul Financial Times, “è particolarmente critica perché si dovrebbe effettuare a grandi profondità e questo è un elemento di ulteriore insicurezza in caso di incidente. Se quello che sta accadendo in Messico accadesse nel Mediterraneo, un mare chiuso e con un ricambio lentissimo, sarebbe una sciagura senza eguali. Il nostro paese, per la posizione geografica e politica che ha nel bacino del Mediterraneo, ha il dovere di essere capofila in un’azione internazionale di tutela dei nostri mari e fare pressione presso il Governo libico per fermare questa nuova trivellazione”.
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“La catastrofe del Golfo del Messico impone a tutti gli Stati un momento di arresto e un’attenta verifica dello stato di sicurezza delle piattaforme attive e delle nuove trivellazioni esplorative. L’Italia deve fare la sua parte anche perché nel nostro paese ci sono molti fronti aperti che destano preoccupazione. Purtroppo la risposta del Governo all’interrogazione parlamentare che era stata presentata mesi fa è molto debole e non soddisfa le richieste che venivano avanzate”, è quanto afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del PD al termine dell’audizione in Commissione Ambiente della Camera al Sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia.
“Sarebbe auspicabile che anche il nostro paese, raccogliendo l’invito del Commissario Europeo per l’Energia varasse una moratoria per bloccare almeno per sei mesi nuove trivellazioni petrolifere. Oltre a questo è necessaria agire su tre fronti principali: avviare un’indagine per verificare la sicurezza delle piattaforme attive, dare vita ad un accordo internazionale sul Mediterraneo per le estrazioni petrolifere, prevedere misure capaci di garantire in caso di incidente l’affidabilità tecnica e la stabilità economica delle imprese incaricate delle trivellazioni. E’ quest’ultimo un fronte di estrema delicatezza. Non sono rari i casi, in cui le trivellazioni vengono effettuate, in aree estremamente fragili, da piccole società, di dubbia affidabilità”.
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Quanto sta accadendo nel Golfo del Messico impone che anche nel nostro paese si avvii un’indagine per verificare lo stato di sicurezza delle piattaforme attive e delle trivellazioni esplorative nei nostri mari...
L’esortazione lanciata oggi da Obama è importante: dalla sciagura petrolifera del golfo del Messico arriva un segnale per avviare rapidamente un cambio di rotta, puntando per il futuro sulle energie pulite...
Anche le trivellazioni petrolifere offshore in Italia possono destare preoccupazione. E’ importante che la Commissione Ambiente della Camera avvii una serie di audizioni con esperti del settore per verificare la situazione nel nostro Paese...
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permalink | creato da team_realacci il 9/6/2010 alle 17:16
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La tragedia ambientale del Golfo del Messico è un monito che non può essere ignorato. In Italia sono moltiplicate le richieste per le esplorazioni petrolifere offshore, ma nel nostro paese non esiste una normativa adeguata né per tutelare l’ecosistema nelle aree interessate dalle trivellazioni, nè per il risarcimento in caso di disastro ambientale...
La catastrofe che sta affliggendo le coste americane del Golfo del Messico riporta in evidenza una questione a tutt’oggi totalmente irrisolta nel nostro paese: quella del risarcimento in caso di disastro ambientale...