In un Paese civile non si può morire così. Quanto accaduto a Genova conferma purtroppo tragicamente l'intensificarsi di fenomeni meteorologici estremi legati ai mutamenti climatici in atto e l'assoluta priorità della messa in sicurezza del territorio, che rappresenta la prima e più importante opera pubblica di cui ha bisogno l'Italia...
In un grande Paese civile non si deve morire così. Contro il dissesto bisogna mitigare i mutamenti climatici, gestire bene il territorio e cambiare passo sulla prevenzione....
Mettere in sicurezza territorio e come proposto da Gabrielli fare patto sociale sui temi della protezione civile per non piangere vittime innocenti...
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permalink | creato da team_realacci il 27/11/2013 alle 10:58
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Le 16 vittime del maltempo in Sardegna, tanto più oggi nella giornata di lutto nazionale, impongono alla politica un doveroso momento di riflessione per questo ennesimo disastro evitabile. Mercoledì prossimo, alle ore 8.30, verrà in audizione in VIII Commissione Ambiente il Prefetto Gabrielli proprio per fare il punto su quanto accaduto, ma anche per fare considerazioni rispetto al futuro...
Secondo il deputato democratico, già presidente di Legambiente, i cittadini non sono stati informati a dovere. In tema di sicurezza e prevenzione, bisogna cambiare totta e "serve una cultura della protezione civile diffusa", dice Ermete Realacci parlando del disastro avvenuto in Sardegna
RepubblicaTv - video di Francesco Cocco
La videointervista è disponibile a questo link
La tragedia avvenuta in Sardegna è frutto di tre problemi: i mutamenti climatici, la fragilità del nostro territorio, resa ancor più critica dal cattivo uso del suolo che la politica non ha saputo contrastare. Per non piangere altre vittime innocenti è necessario un deciso cambio di passo...
Positivo non far pagare l’autostrada nella zona alluvionata. Anche se con ritardo è un atto dovuto. E’ dai giorni immediatamente successivi all’alluvione che ha colpito il pisano che chiediamo un intervento in tal senso...
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permalink | creato da team_realacci il 8/1/2010 alle 17:42
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A distanza di quasi due settimane dall’alluvione ancora non ci sono atti ufficiali da parte del Governo sulle procedure di rimborso per i danni subiti da famiglie e aziende in seguito all’alluvione di Vecchiano in provincia di Pisa. Occorre invece agire subito e fare chiarezza...
Roma, 6 ottobre 2009
“Fa bene Bertolaso a ricordare ancora una volta e nelle sedi istituzionali la responsabilità che ha avuto l’abusivismo edilizio nella tragedia di Messina. Dal Governo ci aspettiamo ora un atteggiamento coerente. Basta con i devastanti segnali di tana libera tutti sul fronte dell’abusivismo e della legalità, basta con i tagli alle risorse per la prevenzione idrogeologica. La politica delle sanatorie all’abusivismo edilizio è stata devastante per l’Italia. Il territorio e gli italiani hanno pagato un prezzo troppo alto”, lo afferma Ermete Realacci, responsabile ambiente del Pd, commentando l’informativa in Senato del Capo della Protezione Civile.
Ufficio stampa On. Realacci
“In queste ore la priorità è portare i soccorsi e stare vicino alle popolazioni colpite e la Protezione Civile del nostro paese come sempre si sta dimostrando all’altezza della gravità della situazione. E’ giusto che il Presidente del Consiglio vada a Messina per far sentire la presenza del Governo in un momento di emergenza come questo. Non si può, però tacere il fatto che ancora una volta gli italiani stanno pagando un prezzo altissimo all’incuria del territorio e all’abusivismo edilizio che ha cementificato in modo incontrollato vaste aree del paese, soprattutto nel meridione. Le lacrime di coccodrillo oggi servono a ben poco”, lo afferma Ermete Realacci, responsabile ambiente del Pd.
“Il regalo devastante fatto da Berlusconi con i condoni edilizi varati dai suoi precedenti governi ha lasciato segni pesanti sul territorio”, aggiunge Realacci. “Il solo “effetto” condono nelle precedenti sanatorie edilizie di Berlusconi generò nel 2003 40mila nuove case illegali, con un incremento della produzione abusiva superiore al 41% tra 2003 e 2001. Lo stesso accadde nel 1994 grazie al condono Berlusconi-Radice: durante i mesi di discussione delle legge furono costruite 83mila abitazioni fuorilegge. E la stessa politica scellerata del “tana libera tutti” e del via libera al cemento illegale si stava riproponendo anche in questo Governo con il piano casa”.
“Fa bene il Presidente Napolitano”, conclude Realacci, “a tuonare contro l’abusivismo e a ribadire che al paese non servono inutili opere faraoniche, ma investimenti diffusi per mettere in sicurezza un paese troppo fragile e che sembra ulteriormente messo in pericolo dall’accelerarsi dei mutamenti climatici. Il Governo corregga subito il tiro, ripristini i fondi per la gestione dell’assetto idrogeologico drasticamente tagliati dalle ultime due Finanziarie e avvii un piano per la messa in sicurezza del territorio, per l’edilizia di qualità come chiedono da tempo anche le regioni, anche sul fronte della sicurezza antisimica.”