Roma 8 ottobre 2013
“Ha ragione il Presidente Napolitano: il
drammatico sovraffollamento delle nostre carceri è una questione ‘scottante’
che umilia il nostro Paese di fronte alla comunità internazionale e che va
affrontata subito e con urgenza. La condizione delle carceri italiane è
spesso al limite dell’umanità, la maggior parte dei nostri istituti di pena
hanno perso da tempo la loro funzione rieducativa e sottopongono spesso i
detenuti a quello che viene definito dal diritto internazionale un trattamento
inumano e degradante, non garantendo sovente neanche il diritto universale alla
salute. Bene ha fatto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a
tornare oggi su questa emergenza richiamando la politica con un messaggio
forte. Un’emergenza quella delle carceri sulla quale è intervenuta anche la
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, condannando l’Italia e imponendole di
prendere adeguati provvedimenti entro maggio 2014”,
lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente
Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sulla situazione carceraria
italiana.
“Proprio per affrontare questa
situazione non degna di un Paese civile –
prosegue Realacci - da tempo mi occupo di tali problemi con atti di sindacato
ispettivo che hanno affrontato sia la questione del sovraffollamento, che
quelle della salute e degli ospedali psichiatrici giudiziari. Il più
recente di questi atti risale al primo giorno di seduta della XVII Legislatura,
quando ho presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia,
chiedendo quali iniziative urgenti intenda intraprendere per risolvere
l’emergenza carceri per dare sì effettività alla pena ma anche al processo di
rieducazione del reo”.
Ufficio stampa On. Realacci